Le origini della Chiesa si fondano su una antica leggenda, che la vuole fondata da un soldato dell'esercito borbonico smarritosi tra le colline del comune: qui ebbe una visione che lo spinse all'eremitaggio suggerendogli la costruzione dell'edificio di culto.
Stando alla memoria di alcune persone, la Chiesa era dislocata trasversalmente, in direzione Ovest-Est nello spazio dell'attuale piazza di Scampitella passante per il luogo ove è attualmente il monumento ai caduti in guerra.
Sulla sommità c'erano due colonnine che sorreggevano un arco in pietra a cui era appesa una piccola campana che suonava con l'ausilio di una lunga fune.
Fu distrutta dal terremoto del 23 Luglio 1930; nel suo interno c'era un organo azionato a manovella ed erano conservate alcune opere scultoree di pregevole fattura, tra cui un'acquasantiera ed una fonte battesimale; tutte opere di cui si sono perse le tracce, pur costituendo esse parte della memoria storica del paese.
Rifatta in stile moderno, la chiesa conserva all'interno qualche opera d'arte sacra di rilievo, tra cui una statua lignea ottocentesca.